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Giovani, partecipazione e cittadinanza attiva. Idee e iniziative dall’Europa e dal territorio

Giovani, partecipazione e cittadinanza attiva. Idee e iniziative dall’Europa e dal territorio

Negli ultimi anni, la partecipazione e la cittadinanza attiva dei giovani sono diventate temi rilevanti sia a livello locale che europeo. I giovani rappresentano una risorsa fondamentale per lo sviluppo delle comunità e la costruzione di una società più inclusiva. Grazie a iniziative locali e programmi europei ci sono sempre più opportunità per i ragazzi di viaggiare e partecipare attivamente alla vita civile e sociale.

Chi sono i giovani Europei?

Iniziamo da qualche numero. Nel 2020, una persona su 6 in Europa aveva un’età compresa tra i 15 e i 29 anni, pari a 73,6 milioni di persone su un totale di circa 447 milioni, la popolazione totale dell’UE. Si tratta del 16% della popolazione.

Nel 2023, circa l’ 11.2 % dei giovani fra i 15-29 dell’Unione Europea (UE) si trovava ad essere NEET, dall’inglese neither in employment nor in education or training, ovvero senza un impiego e non coinvolto in percorsi di studio o di formazione. Questo dato va letto tenendo presenti le grandi diversità fra i Paesi dell’UE, con un tasso di NEET del 19% in Romania e del 5% in Olanda.  Situazione non rosea per l’Italia, che vede il tasso dei NEET attestarsi intorno al 16%. Un dato alto, ma in miglioramento rispetto agli anni precedenti.

Al contempo, la popolazione laureata fra i più giovani non è mai stata così alta: nel 2023, più del 40 % delle persone fra i 25-34 anni ha raggiunto un livello di istruzione terziaria (università o equivalente).

Sempre più giovani europei sono attivamente coinvolti in attività di volontariato (circa il 25%) e in altre attività associative in settori che riguardano l’educazione, la salute, lo sport e l’ambiente.

Alzi la mano chi non conosce i Fridays For Future, le iniziative di protesta ispirate da Greta Thunberg per sollevare l’attenzione dei governi sul cambiamento climatico.

Partecipazione e cittadinanza attiva: molte sfide, moltissime opportunità

Gli anni passati sono stati una sfida per molti, soprattutto per i più giovani. Le scuole chiuse, la solitudine, un uso eccessivo dei social media; o ancora, un mercato del lavoro complesso in un mondo ancora più complesso, per fenomeni che vanno ben oltre il potere o la volontà del singolo. Eppure, in uno scenario che non sembrerebbe dei migliori, le possibilità per un cambiamento reale esistono, e non sono mai state così accessibili.

Cosa propone l’Europa?

Parlando di opportunità, in questo articolo non potevamo che iniziare dall’Europa. Avevamo già trattato il tema dell’Erasmus+, uno dei più grandi programmi europei per i giovani, dedicato alla formazione, all’apprendimento lungo l’arco della vita, e alla mobilità. Ma le iniziative europee non si fermano qui.

Il Corpo europeo di solidarietà (fino al 2018 Servizio di Volontariato Europeo), è un programma aperto a tutti i giovani fra i 18 e i 30 anni che offre opportunità per attività di volontariato, partecipazione a progetti locali di solidarietà e supporto nel settore degli aiuti umanitari. Si tratta di una delle più grandi iniziative di volontariato, che ha permesso a moltissimi giovani non solo di svolgere un’esperienza di lavoro significativa, ma anche possibilità di viaggiare e vivere in altri paesi europei.

Qualche idea di progetto? L’iniziativa tutta italiana di Wintertide, dedicata a pulire e ripristinare le spiagge intorno all’area di Trani, o il Repair Café estone, dove si riparano oggetti e utensili domestici troppe volte buttati via al primo guasto.

Nuovo e molto interessante per i giovani viaggiatori è il programma DiscoverEU, un’azione di Erasmus+ che permette a 35 000 giovani, ogni anno, di esplorare l’Europa grazie ad un travel pass, un voucher per viaggiare, valido un anno.  Ancora, le iniziative EU Youth Dialogue (Dialogo europeo dei giovani) e lo Youth Sounding board, gruppi di giovani che dialogano con rappresentanti dell’UE per sensibilizzare sui temi della partecipazione e dell’empowerment giovanile.

Non va dimenticato che il 2022 è stato l’Anno Europeo Dei Giovani, fondamentale per dare un forte impulso a iniziative europee ma anche nazionali e locali.

E in Italia?

Anche nel nostro Paese le iniziative per i giovani sono frequenti. C’è la proposta del Senato Ragazzi: da diversi anni il Senato si apre ai cittadini e soprattutto ai ragazzi delle scuole, invitando loro ad assistere alle sedute e a partecipare ad attività didattiche dove si approfondiscono i meccanismi legislativi.

La Regione Piemonte dedica molta attenzione al tema della partecipazione giovanile, incoraggiando le iniziative sociali, sostenendo i centri di aggregazione e promuovendo la formazione. Un esempio è il bando Partecipazione dei giovani alla vita sociale e politica dei territori  aperto fino al 18 settembre, finalizzato a promuovere attività per i giovani fra i 15 e 29 anni sul tema della partecipazione, attraverso differenti percorsi formativi.

Ancora più vicino, troviamo la Generazione delle idee, un progetto della Fondazione CRC dedicato ai giovani della provincia di Cuneo, fra i 16 e i 22 anni, a cui sono aperte le porte per un percorso formativo sui  temi della sostenibilità, della comunicazione e dell’innovazione e la possibilità di partecipare in una community di persone che vogliono creare cambiamento.

Progettare per cambiare il futuro: iniziative sui territori

Per cambiare ci vuole un progetto e, se a guidarlo sono i giovani, il cambiamento è il futuro. Alcune iniziative lo dimostrano: il Consiglio dei Giovani ALCOTRA, per esempio, riunisce un gruppo di giovani consiglieri del programma transfrontaliero Italia-Francia che si incontra per discutere idee e punti di vista sui temi sociali e ambientali del territorio. Il cambiamento locale è anche quello sui cui lavora la Rete RIFAI, la Rete Italiana dei giovani Facilitatori delle Aree Interne, che riunisce giovani, e meno giovani, per dare voci alle aree marginali del Paese.

 

Prospettive future

Dare più possibilità ai giovani, e coinvolgerli nei processi decisionali, nella progettazione e nella creazione di nuove politiche, soprattutto su temi come l’ambiente, l’istruzione, i diritti e il lavoro significa dare opportunità per creare nuovi futuri. Solo attraverso una partecipazione attiva e informata, il cambiamento potrà essere una scelta consapevole.

Per approfondire

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