Un futuro più verde: la valorizzazione del paesaggio e la riscoperta di un patrimonio comune

L’ambiente, il paesaggio e la cultura sono elementi al cuore dell’identità di un territorio. Le sfide contemporanee, come l’emergenza climatica e i cambiamenti demografici, rendono evidente l’urgenza di tutelare questi luoghi, in particolare le aree rurali.
Trascurati a lungo, questi territori stanno oggi tornando al centro dell’attenzione: un numero sempre maggiore di iniziative, grazie anche ai finanziamenti nazionali ed europei, si concentra sulla protezione e la conservazione del paesaggio, promuovendo un turismo sostenibile e favorendo il rilancio dell’economia locale.
Le aree rurali come custodi del paesaggio naturale e della cultura
Per parlare della centralità del paesaggio, partiamo da un documento ufficiale, la Convenzione del Consiglio d’Europa sul paesaggio, ratificata ad oggi da 40 Stati. Questa convenzione, firmata nel 2000 a Firenze, mira a proteggere l’ambiente e a favorire azioni per la conservazione del paesaggio, partendo dal principio che il paesaggio sia un elemento chiave del benessere individuale e sociale, rafforzando l’idea che il patrimonio naturale e i diritti umani siano strettamente connessi.
Ogni due anni, il Consiglio d’Europa assegna un “Premio del Paesaggio”, un riconoscimento ad iniziative esemplari in materia di salvaguardia, gestione e pianificazione sostenibile dei paesaggi, che dimostrino una efficacia durevole e possano essere di ispirazione per altre iniziative.
Negli ultimi anni, il valore ambientale, storico e sociale delle aree rurali sta ricevendo una rinnovata e crescente attenzione, soprattutto in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale. Trascurare questi territori significherebbe infatti perdere una parte fondamentale del patrimonio storico, culturale ed economico che rappresentano.
In Piemonte, grazie a un bando regionale a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono stati selezionati più di 300 progetti per la conservazione e la valorizzazione di edifici storici e altre strutture in aree rurali, per ripristinare la qualità paesaggistica dei luoghi.
La tematica della conservazione del paesaggio e del recupero delle aree rurali è molto forte anche nel programma Interreg e nei progetti di cooperazione transfrontaliera. Per esempio, il progetto InTERRACED, finanziato dal programma Italia-Svizzera, si dedica ai paesaggi terrazzati, comuni in molte aree transfrontaliere, lavorando su azioni integrate e multifunzionali di recupero e valorizzazione ambientale, sociale e culturale.
Turismo sostenibile: opportunità e responsabilità
Che cos’è il turismo sostenibile, e come può contribuire alla protezione delle aree rurali?
Si parla di turismo sostenibile quando le visite e i soggiorni sono realizzati avendo cura di non arrecare danno all’ambiente e alla cultura locale. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, il turismo sostenibile si contraddistingue per la considerazione dell’impatto, attuale e futuro, sull’economia, l’ambiente e la società, rispondendo alle esigenze dei visitatori, dell’industria, dell’ambiente e delle comunità ospitanti.
I rischi di un turismo non sostenibile sono spesso osservabili nelle grandi città, e possono portare a una perdita di identità dei luoghi, all’aumento dell’inquinamento e complessità per i residenti.
Tuttavia, soprattutto grazie ad iniziative locali ma di ampio respiro, non si può non notare come stia prendendo piede un altro tipo di turismo, meno “di corsa” e più legato alla natura, da svolgersi in aree meno conosciute ma non per questo meno interessanti: cammini, ciclovie, soggiorni in agriturismi, per esempio, stanno diventando sempre maggiormente popolari.
Alcuni progetti integrano questa nuova visione del turismo. Il progetto PAYSAGE+, per esempio, finanziato dal programma di cooperazione Italia Francia, si dedica alla promozione del paesaggio con una strategia che tiene conto di tre dimensioni: l’accoglienza, favorendo un turismo rispettoso ma che sia di supporto all’economia locale; la sicurezza e l’accessibilità; l’inclusività e la promozione della salute.
Finanziamenti nazionali ed europei come leve per il cambiamento
La tutela del paesaggio, delle aree rurali e dei borghi locali sta acquisendo un’importanza crescente, e sono numerosi gli strumenti finanziari messi a disposizione in Italia e in Europa.
A livello nazionale, il PNRR prevede numerosi investimenti in settori chiave, quali l’agricoltura sostenibile, la transizione ecologica, la valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale, e il turismo sostenibile.
A livello europeo, i finanziamenti principali arrivano dai programmi Horizon Europe, LIFE, Interreg e i Programmi di Sviluppo Rurale (PSR), finanziati dai Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE). Questi programmi, ciascuno nel suo ambito, sono dedicati alla promozione della ricerca, alla cooperazione transfrontaliera, la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale.
Un’attenzione particolare merita il sistema EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), uno strumento dell’Unione Europea messo a disposizione di imprese e organizzazioni per migliorare le loro prestazioni ambientali, risparmiare energia e ottimizzare l’uso delle risorse. Si tratta infatti di uno strumento di gestione per svolgere valutazioni e migliorare la propria performance ambientale.
Custodire e proteggere per un futuro condiviso
La cura, la tutela e la protezione del paesaggio, così come la valorizzazione delle aree rurali, sono attività che coinvolgono una molteplicità di attori: le comunità locali, le amministrazioni, le imprese, le scuole e le associazioni. La collaborazione tra questi attori è un elemento chiave per uno sviluppo che metta al centro la sostenibilità e l’identità dei luoghi.
La partecipazione attiva dei cittadini è essenziale perché una nuova visione del paesaggio diventi realmente una responsabilità condivisa, in grado di mettere le basi per nuove politiche integrate e visioni di lungo termine, capaci di immaginare un futuro sostenibile.
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