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Le proposte per la partecipazione e il territorio nei progetti Esprimere futuri e Comunità giocanti

Le proposte per la partecipazione e il territorio nei progetti Esprimere futuri e Comunità giocanti

Un progetto per l’infanzia, e uno per chi cerca la sua strada: che cosa possono avere in comune? Molto, se la base di partenza è la stessa: dare risposta a un bisogno locale di partecipazione, di iniziative, di comunità.

Oggi vi parliamo di due progetti, Comunità giocanti ed Esprimere futuri. Il primo è dedicato ai più piccoli, ai loro spazi e al loro diritto al gioco. Il secondo ai ragazzi, che possono vedere nella cultura una proposta di impegno, rete, e lavoro. Ma andiamo in ordine.

 

 

 

Il diritto al gioco: un diritto non scontato

Quante volte, soprattutto negli anni passati, ci siamo fermati a riflettere sui bambini e i ragazzi più giovani, e abbiamo provato a capire come hanno vissuto gli anni in cui la solitudine era la norma? E tuttora, quante volte, nell’organizzazione di sagre, di eventi, o in generale degli spazi pubblici, viene considerato uno spazio per loro?

Da queste domande è nato il progetto Comunità giocanti, partendo da un principio tanto semplice quanto prezioso: il diritto al gioco.

Comunità Giocanti, guidato dall’associazione B612 Lab APS, si rivolge ai bambini dai 6 ai 12 anni, residenti nelle aree montane della valle Po, Varaita, Bronda e Infernotto. Alcuni studi sul territorio hanno infatti mostrato come in queste aree siano molto scarse le associazioni che si occupino di infanzia o di supporto alla famiglia, e ancora meno siano le attività disponibili per i bambini oltre l’orario scolastico.

Il progetto si inserisce in questo contesto. L’idea alla base è coinvolgere i bambini, le famiglie, le associazioni ma anche le scuole e gli enti pubblici in un progetto che, partendo da attività di gioco, riesca a rafforzare i legami fra gli abitanti del territorio, renda più forte la consapevolezza del ruolo del gioco nell’infanzia e porti ad un ripensamento, più inclusivo, degli spazi pubblici.

Il progetto inizia con una fase di coinvolgimento di enti culturali, amministrativi e sociali del territorio attraverso tavoli di coordinamento, durante i quali vengono analizzati i bisogni della comunità.

Successivamente, si passa alla fase di co-realizzazione, dove scuole ed enti culturali collaborano per offrire una proposta di laboratorio di giochi, resa successivamente accessibile a tutta la comunità. Questa fase è importantissima, perché prevede che diverse organizzazioni locali lavorino insieme nel definire le attività, aumentando così l’attenzione sui temi del gioco, dell’infanzia e delle famiglie e rafforzando la rete degli attori locali.

Segue poi il momento di “restituzione” al territorio, con l’organizzazione di una serie di attività ludiche e laboratori per bambini, molti dei quali si svolgono durante eventi pubblici.

L’obiettivo a lungo termine del progetto è far comprendere sempre di più alla comunità locale l’importanza di investire nelle politiche sociali per l’infanzia e l’adolescenza, in un’ottica di sviluppo del territorio.

Scuola, diploma, laurea…e poi?

Il secondo progetto che raccontiamo, Esprimere futuri, riguarda invece i giovani dai 14 ai 25 anni.

Si tratta di giovani che, durante la scuola, hanno difficoltà a proseguire nel percorso educativo perché non vedono dei chiari sbocchi professionali o giovani che, una volta laureati in città più grandi, tornano a casa e non trovano le opportunità di lavoro che vorrebbero, soprattutto in ambito culturale.

Da una parte, quindi, il rischio di dispersione scolastica è molto alto, e dall’altro, la possibilità di uno svuotamento dei paesi e dei territori è molto concreto.

L’offerta culturale, e la creazione di cultura, sono le chiavi di avvio del progetto.

“Come si fa un video? E un blog? Che lavoro è l’operatore culturale? Che cos’è un linguaggio artistico?” a queste domande l’associazione Ratatoj, coordinatrice di progetto, risponde con u

na serie di attività formative, di seminari e hackathon, laboratori di progettazione artistica e culturale.

Anche in questo caso, il punto di partenza sono tavoli di coordinamento con i soggetti culturali, sociali ed amministrativi del territorio, che si riuniscono per discutere delle reali necessità a cui rispondere.

In seguito, vengono organizzate una serie di attività tematiche. Queste attività spaziano dalla progettazione artistica per l’arredamento dello spazio al design, al disegno e …ai manga. Inoltre, si trattano argomenti come la storia del teatro, la gestione di uno spazio culturale e l’uso delle nuove tecnologie.

Alcuni laboratori prevedono la partecipazione di professionisti esterni come formatori, ciascuno specializzato in un linguaggio artistico specifico (musica, video, disegno, ecc.).  In occasione di questi laboratori, l’opportunità è doppia: non solo chi partecipa i seminari impara a conoscere realtà e opportunità diverse, ma anche i formatori invitati scoprono un territorio, e un gruppo di persone, con moltissime potenzialità.

L’obiettivo è presentare la cultura non solo come un bene in sé, ma anche come una possibile scelta professionale, fornendo la formazione necessaria per intraprendere questa carriera.

Grazie alla collaborazione con enti culturali e istituzioni, i giovani avranno anche opportunità occupazionali, lavorando nell’organizzazione di eventi, nella comunicazione delle iniziative territoriali e nel supporto logistico e amministrativo.

Vita da progettista

Gabriele Pappalardo, di Ratatoj, sta seguendo entrambi i progetti.

“Al momento siamo felici della positiva risposta del territorio. Entrambi i progetti sono ancora in corso, ma l’avvio delle attività è senz’altro promettente. Con il progetto Comunità Giocanti ci siamo resi conto di quanto sia importante non dimenticare il ruolo dell’infanzia nelle politiche di un territorio. Il diritto al gioco, la possibilità di fruire di spazi pubblici…non sono sempre diritti scontati. Eppure, i bambini sono cittadini, esattamente come tutti”.

“Durante la pandemia, i parchi giochi sono stati chiusi e le scuole nel nostro Paese sono state tra le ultime a riaprire al termine dell’emergenza. Sebbene fosse necessario, quel periodo ha rappresentato grande sacrificio per i più giovani. È proprio mettendo il gioco al centro di un processo partecipativo che vogliamo riportare l’attenzione sull’infanzia.”

Risposta positiva anche per il progetto Esprimere futuri?

“Sì, anche in questo caso. In questo tipo di progetti spesso la vera difficoltà è affrontare il senso di sconforto, purtroppo molto comune fra i giovani, verso il futuro. Ma organizzare seminari e vedere gruppi di 50, 60 ragazzi, interessati e impegnati, non solo è indicativo del successo dell’iniziativa da soprattutto della possibilità di cambiare le cose, in meglio”.

Per saperne di più:

Informazioni tecniche 

TITOLO DEL PROGETTO

Comunità giocanti: Diritto al gioco per i minori in territori montani

PARTENARIATO 

Capofila

B612 Lab APS

Altri beneficiari

  • Insieme Per ODV, Via Bianco n. 2, Barge (CN)
  • Terzo Tempo ASD, Via Busca 5 Costigliole Saluzzo (CN)
  • Luogo Comune APS, Piazza G. Marconi n. 3, Melle (CN)
  • Urca APS, Via Salita al Castello n. 26 (CN)
  • Comune di Barge, Piazza Garibaldi n. 11 – 12032 Barge (CN)
  • Comune di Costigliole Saluzzo , Via Vittorio Veneto, 59 – 12024 Costigliole Saluzzo (CN),
  • Comune di Isasca, Piazza del Municipio, 5 – 12020 Isasca (CN)
  • Comune di Melle, Piazza Marconi, 1 – 12020 Melle (CN)
  • Comune di Ostana, Piazza Caduti per la Libertà, 49 – 12030 Ostana (CN)
  • Comune di Paesana, Via Barge, 6 – 12034 Paesana (CN)
  • Comune di Revello, Piazza Denina 212036 Revello (CN)
  • Comune di Rifreddo, Via Vittorio Emanuele II, 1 – 12030 Rifreddo (CN)
  • Comune di Venasca, Via G. Marconi, 19 – 12020 Venasca (CN)
  • Comune di Verzuolo, Piazza Martiri della Libertà, 1 – 12039 Verzuolo (CN)
  • Istituto Comprensivo Sanfront Paesana, Corso Marconi n.22 – Sanfront (CN)
  • Istituto Comprensivo di Barge, Viale Mazzini, 2 – 12032 BARGE (CN)
  • Ameno SNC, Piaza Martiri della Libertà, Venasca (CN)
  • CSV – Centro Servizi Volontariato Società Solidale ets csv, Piazzale Croce Rossa Italiana 1, 12100 Cuneo (CN)

NOME DELLA CALL 

Sostegno a progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo Settore: Bando 7

BUDGET TOTALE 

Budget Totale: € 71.500

Contributo Regionale: € 50.000

Contributo  Fondazione CRC: € 2.000

DURATA

15.11.2023 – 26.03.2025

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TITOLO DEL PROGETTO

Esprimere futuri: Pratiche culturali per riattivare la fiducia dei giovani e per prevenire il rischio della dispersione scolastica

PARTENARIATO 

Capofila

Ratatoj APS

Altri beneficiari

  • Società Cooperativa Sociale Armonia srl Impresa Sociale ONLUS, Via U. Pedrini, 11 – 12036 Revello
  • Società Cooperativa Sociale Caracol, Via Santuario, 3D – 12084 Mondovì (CN)
  • Comune di Rifreddo, Via Vittorio Emanuele II, 1 – 12030 Rifreddo (CN)
  • Comune di Revello, Piazza Denina, n.2 – 13036 Revello (CN)
  • Comune di Verzuolo, Piazza Martiri della Libertà, 1 – 12039 Verzuolo (CN)
  • Comune di Ostana, Piazza Caduti per la Libertà, 49 – 12030 Ostana (CN)
  • Comune di Paesana, Via Barge, 6 – 12034 Paesana (CN)
  • Comune di Melle, Piazza Marconi, 1 – 12020 Melle (CN)
  • Comune di Costigliole Saluzzo , Via Vittorio Veneto, 59 – 12024 Costigliole Saluzzo (CN)
  • Comune di Isasca, Piazza del Municipio, 5 – 12020 Isasca (CN)
  • Comune di Venasca, Via G. Marconi, 19 – 12020 Venasca (CN)
  • Consorzio Monviso Solidale, Corso Trento, 4 – 12045 Fossano (CN)
  • Istituto di Istruzione Superiore Soleri-Bertoni, Via traversa del quartiere, 2 – 12037 Saluzzo (CN)
  • CSV – Centro Servizi Volontariato Società Solidale ets csv, Piazzale Croce Rossa Italiana 1, 12100 Cuneo (CN)

NOME DELLA CALL 

Sostegno a progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo Settore: Bando 7

BUDGET TOTALE 

Budget Totale: € 71.500

Contributo Regionale: € 49.000

Contributo Fondazione CRC: € 10.000

DURATA

15.11.2023 – 26.03.2025

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