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Il 15 maggio 2020, presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, è stata costituita l’associazione Filierafutura, nata su iniziativa della Fondazione CRC per promuovere l’innovazione e sostenere l’unicità e la competitività della produzione agroalimentare di qualità italiana, ambito d’eccellenza per tutto il territorio nazionale e leva strategica per la fase di ripresa a seguito dell’emergenza sanitaria.
16 i soci firmatari dell’atto costitutivo, 23 i soci ad oggi. Oltre all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, all’Università degli Studi di Udine, al Politecnico di Torino e a Coldiretti Italia e Confartigianato Imprese, fanno parte di FIliera Futura 18 fondazioni di origine bancaria da tutto il territorio nazionale: Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Fondazione Agostino De Mari, Fondazione Fondazione Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione con il Sud, Fondazione Friuli.
Scopri di più su: https://www.filierafutura.it/
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L’associazione si pone lo scopo di incentivare, raccogliere, stimolare e portare a compimento progetti condivisi per generare innovazione utile allo sviluppo del settore agroalimentare italiano. Nello sviluppo delle proprie attività l’associazione manterrà una forte propensione all’etica, e una particolare attenzione alla sostenibilità economica, ambientale e sociale delle proprie iniziative, ponendo al centro della propria attenzione i bisogni delle persone, delle comunità, degli enti e delle attività produttive coinvolte. Un elemento caratterizzante sarà rappresentato dalla tutela e alla valorizzazione della biodiversità agroalimentare locale, con una focalizzazione sulle aree interne e i territori marginali, presenti in tutte le regioni italiane.
L’intenzione è quella di favorire la ricostruzione di filiere produttive, paesaggi, insediamenti umani e sostenere progetti di recupero di terreni, di strutture produttive e di saperi artigianali. L’insieme di queste azioni sarà finalizzato a ricreare economie locali sane e nuove attrazioni turistiche che, insieme, possano contribuire a un rilancio occupazionale anche rivolto alle giovani generazioni.
La strategia di intervento per l’innovazione dell’agroalimentare italiano prevede una profonda revisione dei modelli di produzione, distribuzione e consumo del cibo. Per questo motivo si ipotizza una strategia di intervento strutturata e fondata sui seguenti elementi cardine:
• analisi dei modelli esistenti lungo l’intera filiera: da una verifica della biodiversità presente a una valutazione dell’impatto ambientale delle produzioni in loco, dalla valutazione dell’impatto delle tecnologie sulle comunità locale a quello dei trasporti e così via;
• valutazione delle criticità: individuazione dei punti di rigidità normative e organizzative che impediscono il rinnovamento;
• implementazione di progettualità innovative e di iniziative formative coerenti che, tenendo conto dell’esistente e sorpassando le criticità, possano essere il motore della rinascita. A titolo di esempio, si potrà lavorare su agricoltura 4.0, comunicazione digitale, e-commerce.
Le ricadute positive attese della strategia per l’innovazione dell’agroalimentare italiano riguarderanno la tutela della biodiversità, la salute e fertilità dei suoli la salvaguardia del paesaggio, l’apertura di nuove realtà produttive, la nuova occupazione giovanile, la comunità locale e le interazioni con i flussi turistici. L’ambizione è quella di arrivare alla costruzione-ricostruzione di borghi produttivi caratterizzati da una forte rete di attività agricole e artigianali di qualità e di una conseguente rete distributiva di piccola scala che consenta il rilancio vero di economie locali integrate e, quindi, aperte ad una valorizzazione turistica coerente di quei territori.
Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
Via Roma 17, 12100 Cuneo · Tel. +39 0171.452711
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