Bando Territori inclusivi: selezionati 13 progetti
Sono stati resi noti gli esiti del Bando “Territori Inclusivi – Rafforzamento e sviluppo di reti territoriali a sostegno di persone in condizione di fragilità”, lanciato lo scorso giugno da Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Fondazione CRC e con l’adesione della Fondazione De Mari.
“La Fondazione Compagnia di San Paolo, agente di sviluppo sostenibile per il bene comune, che mette al centro le persone, attraverso la Missione Collaborare per l’inclusione dell’Obiettivo Persone, è impegnata a sostenere progetti e iniziative che intendano contribuire ad una maggiore inclusione e autonomia delle persone che hanno affrontato un percorso migratorio, lavorando con i territori perché possano affiancare i soggetti più fragili nell’accesso alle opportunità e nella fruizione dei diritti. L’intento è quello di creare tessuti sociali coesi e inclusivi in cui tutte le persone possano raggiungere autonomia e piena cittadinanza e sentirsi parte attiva di una nuova collettività. Con il bando Territori Inclusivi abbiamo voluto contribuire a sostenere progettualità territoriali per promuovere lo sviluppo di reti di protezione sociale rivolte a fasce di popolazione in condizione di fragilità o a rischio di marginalità, con particolare attenzione a quelle con background migratorio. Vogliamo supportare i territori nel fornire risposte ai bisogni delle persone, ritenendo che la qualità di vita di tutti possa diventare migliore all’interno di società più solidali e inclusive” afferma Alberto Anfossi, Segretario Generale della Compagnia di San Paolo.
“Gli obiettivi del bando Territori Inclusivi rientrano appieno nella sfida +Comunità, una dei tre assi strategici che la Fondazione CRC ha individuato per la sua attività 2021-24. La creazione di una comunità coesa e inclusiva, che garantisca e promuova i diritti sociali e civili delle persone e si impegni a ridurre le disuguaglianze e la povertà economica, sociale e culturale, in particolare delle fasce di popolazione più svantaggiate, è la base per costruire un futuro di sviluppo per la provincia di Cuneo e per tutto il nostro Paese” aggiunge Giandomenico Genta, Presidente della Fondazione CRC. “Oltre a sostenere le progettualità selezionate, questa iniziativa conferma l’importanza della collaborazione tra le Fondazioni per offrire risposte efficaci a problematiche sociali che investono tutte le nostre comunità”.
“L’adesione a questo bando” – conclude il Presidente della Fondazione De Mari Luciano Pasquale – “Di cui condividiamo totalmente gli obiettivi e la metodologia di lavoro, ha consentito anche alla provincia di Savona di cogliere una importante opportunità per la costruzione di una prima rete territoriale. Siamo lieti quindi che la Fondazione Comunità Servizi, in partenariato con ASL 2 Savonese, Distretto Sociale Bormide, Distretto Sociale Savonese, Coop Sociale Progetto Città, Cooperativa Sociale Il Faggio, Coop sociale Cooperarci, Coop sociale Villa Perla Service, S-Nodi ONLUS, Coop sociale Agriellera, con il progetto “L’accoglienza che cura”, sia stata in grado di raccogliere questa sfida, contribuendo così a migliorare le reti di protezione sociale e di cura dei più fragili, rafforzando così i legami tra tutti coloro che vivono nel savonese e nelle Bormide”.
Il bando, rivolto ai territori del Piemonte e della Liguria con esclusione della Città di Torino, è stato sviluppato in modo congiunto e sinergico dalle tre Fondazioni per promuovere sui loro territori di riferimento approcci sempre più condivisi ed efficaci di sviluppo territoriale inclusivo.
Questi i suoi obiettivi primari:
- promuovere lo sviluppo e il consolidamento di reti di protezione sociale, raccordando le realtà già presenti, affinché siano capaci di offrire e ottimizzare risposte a favore di persone in condizione di fragilità e a rischio di marginalità, con particolare attenzione a quelle con background migratorio, integrando le misure esistenti con iniziative ritenute prioritarie e indispensabili;
- promuovere un’azione culturale per la costruzione di società inclusive e solidali, frutto di una riflessione sviluppata e articolata in modo corale dagli attori della comunità e amplificata da interlocutori autorevoli del territorio, con particolare attenzione ai rischi di colpevolizzazione della povertà;
- stimolare lo scambio di conoscenze, competenze e modalità operative maturate nell’ambito dell’accoglienza tra soggetti pubblici e del terzo settore, per capitalizzare l’esperienza acquisita dai diversi attori in questi anni sui temi dell’accompagnamento di persone in condizione di fragilità, della convivenza interculturale, dell’inclusione.
L’iniziativa è stata declinata in due fasi. Nella prima fase di call for ideas sono state raccolte 56 proposte. Di queste, 32 sono state selezionate per accedere alla fase 2, e invitate a partecipare a un percorso di capacity building, a seguito del quale 31 partenariati hanno inviato il proprio progetto definitivo.
La seconda fase ha portato alla selezione di 13 progetti, per i quali sarà avviato un percorso di accompagnamento articolato in forma di capacity building e di comunità di pratiche.
Condividi: