Formazione, competenze, talento: la proposta dell’Europa e le risposte del territorio
Negli ultimi decenni, le nostre vite e il nostro lavoro sono andati incontro ad una profonda trasformazione. Viviamo nell’era della conoscenza, dove la rivoluzione digitale, l’avanzamento dell’industria 4.0 e una crescente consapevolezza ambientale e dei cambiamenti climatici hanno trasformato la nostra quotidianità. Questi cambiamenti hanno aperto nuove opportunità di sviluppo e crescita, ma richiedono anche una formazione più avanzata, competenze elevate e un sistema che promuova e valorizzi il talento.
Un anno europeo delle competenze
Attualmente più di tre quarti delle imprese dell’Unione Europea (UE) incontrano difficoltà a trovare lavoratori qualificati, e secondo i dati di Eurostat solo il 37% dei lavoratori segue abitualmente corsi di formazione e aggiornamento. Inoltre, quattro cittadini europei su dieci non dispongono delle competenze digitali di base. Una sfida importante per le aziende, soprattutto per le piccole e medie imprese, che rappresentano il 99% delle aziende in Europa!
È a questa sfida che l’UE ha voluto rispondere proponendo, nel maggio 2023, l’Anno europeo delle competenze. Annualmente, l’Unione Europea, proclama degli “anni europei” dedicati a particolari tematiche (ambiente, giovani, salute) al fine di mettere in risalto temi specifici su cui sensibilizzare l’opinione pubblica e incoraggiare il dibattito, anche a livello politico. Con quest’ultimo anno, l’European year of skills, l’UE ha voluto sottolineare l’importanza della formazione come elemento chiave per sfruttare le opportunità offerte dalla transizione verde e digitale e dare un nuovo slancio alle politiche per l’istruzione e la formazione permanente promuovendo la qualità e l’innovazione nei percorsi educativi.
Ma dedicare un anno non basta: serve un programma, servono investimenti, e servono opportunità.
Erasmus+: un programma per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa
Uno dei programmi principali dell’UE per promuovere e sostenere il talento, la formazione e le competenze, dalle scuole al mondo del lavoro, è il programma Erasmus+.
Il programma finanzia numerosi progetti per offrire una rete di opportunità per giovani, volontari, studenti, lavoratori. L’obiettivo è migliorare le competenze, aumentare l’occupabilità e favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, favorendo la collaborazione fra istituzioni educative e le imprese. Fra gli elementi al cuore del programma: l’inclusione sociale, la sostenibilità ambientale, la transizione verso il digitale e la promozione della partecipazione alla cittadinanza. Particolare importanza è riservata alla mobilità internazionale, intesa come opportunità di scambio e crescita fra i Paesi europei. Erasmus+ è un programma di punta dell’UE, che per il periodo 2021/2027 può contare su un budget di circa 28 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto al periodo precedente.
Buone pratiche: talento e competenze in azione
Sono diversi i progetti sul nostro territorio che mostrano come sviluppare, e adoperare nuove competenze, possa aiutare a trovare nuove soluzioni a problemi o situazioni correnti, e creare opportunità per il futuro. Ne presentiamo alcuni, co-finanziati dal programma Erasmus+.
Con il progetto Tourism education of the future (Educazione al turismo del futuro), coordinato da APRO Formazione di Alba, l’obiettivo è creare opportunità di incontro tra le scuole e l’industria del turismo per ridurre quel divario di competenze, conosciuto come “skill gap”, che rallenta la piena integrazione di nuovi lavoratori nel settore.
Attraverso un percorso di formazione diversificato (corsi, seminari, incontri e scambi), il progetto mira ad aumentare le competenze digitali e professionali di studenti e insegnanti, senza trascurare le necessarie soft skills. L’intento è rendere la formazione professionale più adeguata alle esigenze del settore turistico, facilitando un accesso più rapido al mercato del lavoro e migliorando la qualità dell’offerta turistica locale.
Da Alba ci spostiamo a Torino, dove il progetto STEP – UP Supporting Tutor’s Educational and Professional Upgrade guidato dall’associazione CNOS-FAP Regione Piemonte, si concentra sul “formare i formatori”, dedicandosi alla formazione dei tutor aziendali responsabili dei giovani in tirocinio, stage e apprendistato. Il progetto sviluppa un modello di “work-based learning” per migliorare le competenze pedagogiche dei tutor e incoraggiare l’inclusione di giovani provenienti da contesti svantaggiati.
Sempre a Torino troviamo il progetto EvolYou, coordinato da Volontariato Torino, dedicato a migliorare il livello di competenze e abilità chiave dei giovani in condizioni di svantaggio di età compresa tra i 15 e i 30 anni, attraverso un sistema di formazione e percorsi di mentoring intergenerazionali. Sono state infatti create occasioni di incontro e scambio fra giovani che hanno difficoltà a entrare nel mondo del lavoro, con conseguente rischio di emarginazione, e volontari più senior, che hanno messo a disposizione le loro conoscenze ed esperienze acquisite durante le loro carriere.
Prospettive future: le competenze come chiave per lo sviluppo sociale ed economico
La formazione e i giovani sono al centro delle attività di Fondazione CRC, che ha posto le competenze per l’innovazione e il futuro fra le tre principali sfide su cui si basa l’operato della Fondazione, insieme alla sostenibilità e alla comunità come chiave del benessere. Se allarghiamo lo sguardo, vediamo come la formazione, l’apprendimento permanente e l’acquisizione di nuove competenze siano anche una priorità regionale. Regione Piemonte ha infatti messo a punto specifiche politiche per la formazione professionale, la certificazione delle competenze professionali, l’orientamento e l’inclusione socio-lavorativa. Riconoscendo questi aspetti come cruciali per lo sviluppo sociale ed economico, è indispensabile disporre di investimenti e finanziamenti adeguati.
Tra le principali fonti di finanziamento troviamo non solo il programma Erasmus+, ma anche il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), i programmi Digital Europe, il Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze non è solo una strategia per affrontare le sfide del presente, ma una necessità fondamentale per costruire un futuro sostenibile. Le risorse dedicate a migliorare la formazione e le competenze non rappresentano semplicemente una spesa, ma un investimento a lungo termine per società più preparate, innovative, inclusive e resilienti.
Le priorità regionali e nazionali, i programmi europei e iniziative come l’European Year of Skills hanno rappresentato, e continuano a rappresentare, un’importante opportunità per l’UE e per i Paesi membri per investire nell’istruzione e nella formazione, riconoscendoli come fondamentali motori per una crescita economica, sociale e sostenibile.
Per saperne di più
Condividi: